Preghiera in Piazza

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Le cronache degli ultimi mesi continuano a registrare una escalation di violenza nella nostra città, di fronte alla quale il sentimento di indignazione rischia di lasciare sempre più spazio alla rassegnazione e all’impotenza.
Ma chi ha fede in Dio, nell’Onnipotente, può davvero perdere la speranza?
Da questa domanda è scaturita l’esigenza di organizzare il 26 maggio scorso una “Veglia di preghiera per la città” a piazza Madonna di Loreto, a due passi dalla sede dell’amministrazione comunale romana, il Campidoglio.
L’idea è stata quella di tradurre il sentimento di rabbia e di sfiducia in un’accorata richiesta di aiuto e di intercessione alla Vergine Maria.

 

L’incontro di preghiera, guidato da Padre Vittorio, si è svolto alternando la recita delle cinque decine dei Misteri della Luce con la testimonianza di alcune associazioni che operano costantemente a favore di persone che vivono un disagio sociale.
Il primo intervento è stato quello di Giuliano, volontario Sospe, che ci ha raccontato come sia cambiata la sua vita da quando ha messo Gesù al centro del suo cuore.
E’ stata poi la volta di Emilio, volontario della Voreco (Associazione Volontari Regina Coeli) che ha sottolineato l’importanza di considerare il detenuto in quanto “persona” con le proprie debolezze e fragilità.

 


Alla fine della seconda decina ci ha raggiunto anche il Sindaco Gianni Alemanno, il quale, dopo aver ascoltato la testimonianza degli occupanti di una palazzina della periferia romana, ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale di portare a termine le opere iniziate, allo scopo di dare a tutti i cittadini dignità e speranza.
Successivamente ha preso la parola un avvocato dello studio Cerruti, in qualità di portavoce degli studi legali cattolici romani, evidenziando come, anche in campo professionale, ci si possa adoperare per il recupero dei valori della persona.
A dimostrazione che gli episodi di intolleranza razziale non sono espressione del comune sentimento dei cittadini romani, è intervenuta Fatima, in rappresentanza del popolo africano del Sarawi, che ha raccontato con quanto amore i loro bambini vengano ospitati, da circa vent’anni, dalle famiglie romane.
Infine, la testimonianza di un volontario dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) che ha illustrato il “Progetto Bambino” che offre alloggio gratuito ai familiari di bambini ricoverati presso i principali ospedali italiani e il “Progetto Sollievo”, per l’assistenza agli anziani nel disbrigo di pratiche burocratiche.
A conclusione, il ringraziamento di Suor Paola a tutti i presenti e la benedizione di Padre Vittorio per tutta la città di Roma.
A giudicare dall’entusiasmo dei partecipanti e dalle testimonianze ascoltate, possiamo senz’altro dire che l’obiettivo di lanciare un messaggio di fiducia sia stato pienamente raggiunto!